G.O.P. Dal Discorso di Lincoln a Gettysburg alle sneakers "Never Surrender" di Trump.




 

Quella del G.O.P., il Partito Repubblicano degli Stati Uniti d'America, a dir poco, si potrebbe definire una parabola di una decadenza. Volendo, potremmo utilizzare termini più netti, potremmo abbracciare un linguaggio più efficace ed immaginifico. Allora ricorreremmo al simbolico: quello del G.O.P. è un Crollo Verticale, una Caduta negli Abissi, una Discesa negli Inferi. Il pomeriggio del Diciannove Novembre Milleottocentosessantatré, durante la cerimonia di inaugurazione del Cimitero Nazionale dei Soldati di Gettysburg, Pennsylvania, il Sedicesimo Presidente degli Stati Uniti (Unione), Abraham Lincoln, pronunciò un discorso che cambierà, travolgendolo, il destino del Popolo Americano e con sé, quello del Mondo Intero.  Nacque così la Nazione al cospetto di Dio - sotto Dio, guidata da Dio, il cui Governo era per sua stessa definizione, del Popolo, dal Popolo, per il Popolo. Un'idea imperitura per l'incrollabile fiducia nel futuro, irrinunciabile per l'anelito di esistenza degli irosi Cittadini della Betsy Ross, devastante per la rivoluzionaria novità concettuale ed esistenziale che avrebbe riflesso, proiettato ed inculcato sul Globo, e nel Globo, Terracqueo. Tutto ciò sarebbe dovuto avvenire attraverso un viatico di rinascita libertaria, un giorno terminati i massacri e gli strazi della Guerra Civile. Che questo si sia poi veramente avverato, ovvero se, gli Stati Uniti siano poi stati appieno e di fatto la Terra Promessa che Lincoln aveva fideisticamente proclamato, è controversia intellettuale di facile risoluzione: no, per niente - no, niente affatto. Ma, dalla mancato avveramento dell'auspicio del Senatore dell'Illinois, del suo impegno per una Patria di Libertà, Uguaglianza e Felicità, all'elezione di Donald J. Trump, il passo è lungo, estremo, disorientante. Perché non si è trattato solo di una semplice elezione dell'indiscusso vertice di un sistema politico, che vede nella carica presidenziale la sua massima espressione e concretizzazione nel segno dell'emblema del potere esecutivo nelle sue forme e con i poteri più completi. Purtroppo, non si è trattato solo di quello. Quello che è successo in America, dal 2015 in poi, è stato penoso, doloroso, sconvolgente. Dopo l'assalto del 6 gennaio 2021, pensavamo che fosse finita, una volte per tutte. Invece siamo ancora nel guado asfittico, tossico, della folle spirale trumpiana. Siamo nella sua marcescente, fraudolenta palude. Ora ha lanciato la vendita di un paio di scarpe per il tempo libero, chiamate "Never Surrender". Un ex Presidente, candidato alla Presidenza, che si prodiga in televendite, mentre i processi civili e penali contro di lui, giacciono carsici nell'alveo delle nostre coscienze e nei titoli dei mezzi di stampa. Puoi stare tranquillo, Donnie Jay, puoi esserne sicuro. Non ci arrenderemo mai.






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